Venerdi 30 luglio in solitaria, ma per modo di dire perchè sul sentiero ho trovato tanta gente con cui accompagnarmi e parlare, ho fatto un escursione che mi ha portato al Passo di Collalunga, un escursione nell'omonima vallata.partendo dala piccola frazione di Callieri
STRADA DI ACCESSO
Per arrivare alla frazione di Callieri, (Bagni di Vinadio), si deve percorrere da Borgo San Dalmazzo la Statale del Colle della Maddalena dino alla localita Pianche, da li si svolta a sinistra, verso Bagni di vinadio, subito dopo le Terme di Vinadio si continua sulla sinistra e si percorre una strada che avanza in pianura per alcuni chilometri costeggiando un bel fiumiciattolo, al primo incrocio si svolta a sinistra verso Callieri, oppure si si preferisce evitare 30 minuti di cammino aggiuntivo si prende dall'incrocio a destra e si sale in frazione San Bernolfo. Da entrambi le frazioni si lascia la macchina alla fine della strada e si prende la rotabile militare che porta fino ai laghi del laus e poi successivamente al passo di Collalunga
Descrizione escursione Una volta lasciata la macchina subito dopo la Frazione di callieri, si prende a destra salendo e si inizia la rotabile militare, chi partira da San Bernolfo, si perdera la bella fontana, nn più funzionante, fatta nel 1936 (si può leggere l'anno di costruzione sulla base di essa). Dopo mezz'oretta e dopo aver attraversato dei bellissimi gruppi di larici e superato un ponticello dove al di sotto il torrente forma giochi d'acqua magnifici, si giunge all'incrocio che porta a san Bernolfo, da li si proseue seguendo le indicazioni per il Rifugio del Laus, la strada continua in maniera dolce, si cammina sempre su stradone, senza nessuna difficolta, si può tagliare nel bosco gli ampi tornanti che la costituiscono, ma sarebbe molto faticoso per la pendenza elevata, meglio fare i tagli in discesa.
Dopo un ora si arriva prima davanti a dei ruderi di una caserma, ( Ricovero artiglieria al Lago di San Bernolfo) e poi si giunge davanti al bel rifugio del laus, e dopo altri 100 mt si arriva dinnanzi al meraviglioso lago di san Bernolfo, un bacino meraviglioso, con acque limpidissime e trasparenti, che in parecchi punti lasciano intravedere il fondale del lago.
La prima opera che si trova e la 12. 100 mt dopo il rifugio, in coincidenza di alcune case si prende un sentierino sulla sinistra salendo, dopo pochissimi minuti si giunge davanti a una brevissima scalinata che porta all'ingresso dell'opera 158. L'opera e molto piccola, dopo il breve corridoio d'inngresso di giunge in una piccola camera, e da li un altro breve corridoio porta a una scalinata che termina all'interno della ferritoia, dotata di due postazioni per mitragliatrice, che battevano la sottostante conca del lago di San Bernolfo.
Per andare a visitare l'opera 13, bisogna riprendere la strada militare, costeggiare il lago fino alla fine di questo, seguire un cartello per il vallone della Guercia, e da quà, passare su un ponticello di legno parzialmente rotto. Il sentiero ri arrampica sul versane ripido della montagna, a un certo punto bisogna lasciare il sentiero che porta al passo dell'Autaret e prendere a sinistra in direzione della base di un gruppo di rocce. Avvicinandosi si inizia a vedere il malloppo con le due ferritoie. perfettamente mimetizzato. Lo si aggira, passandoci sotto e giunti dietro, facendo attenzione al sentiero ormai scomparso si sale ancora per alcuni metri, ci si trova di fronte a una scalinata scavata nella roccia. La si risale prestando attenzione (anche in discesa bisogna stare attenti) in quanto in un punto la roccia tende a buttare verso l'esterno della scalinata, che nn e munita di corrimano. Al termine di questa ci si trova di fronte alla porta in acciaio ancora presente e munita da piccola ferritoia, l'interno e simile all'opera 13, breve corridoio, piccola camera, e poi altro corridoio che porta alla ferritoia, dotata di due postazioni per mitragliatrici. che incrociavano con quelle dell'opera 13, sbarrando il passo sottostante. Anche in questa e stampigliato il nome dell'opera sulla piastra in acciaio della ferritoia.
Lasciando il lago di San Bernolfo, si continua in direzione del Passo di Collalunga, percorrendo la strada militare che con stretti tornanti si supera il Colletto del laus, e da li si continua verso il confine tra Italia e Francia, segnato da una pietra con inciso l'anno in cui era stato fatto. Appena prima di arrivare al confine una curiosa costruzione appare davanti al lato della strada. Una costruzione a forma di prua di una nave, con la punta rivolte verso il basso della valle fa bella mostra di se. Ancora perfettamente conservata, e l'esempio dell'ingegno e follia insieme dell'uomo. Non ne conosco l'utilita e l'utilizzo. Subito dietro e presente una grande caserma difensiva del passo di Collalunga, per metà crollata, e per l'altra metà in rovina, tutte le strutture portanti sono duramente segnate con grosse crepe dalle intemperie del tempo e dagli anni. Nella parte crollata si può vedere salendo sulle rovine il grosso camerone scavato nella roccia capace di contenere più di 60 soldati. Osservando bene i dettagli si possono ancora trovare scritte del tempo sui muri.
Lasciando la caserma, ci si dirige verso il passo di Collalunga, in cima ad esso e presente una truna, un bivacco di emergenza davvero ben costruito e conservato.
Prendendo in direzione del colle dell'Autaret, e stando attenti al filo spinato presente sul terreno, si arriva a due blocchi difensivi ormai distrutti. Dopo il trattato di pace del 1947, queste opere sono state fatte splodere perche rappresentavano una minaccia per la Francia. Di queste opere rimane visitabile solo la parte con i due ingressi, il tunnel successivo si interrompe quasi subito per via di crolli. Le casematte si possono solo immaginare, in quanto restano solo i grossi blocchi di calcestruzzo semidistrutti (uno e addirittura adagiato vicino al lago inferiore di Collalunga) Non consiglio di entrare nelle opere in quanto davvero in pessimo stato e pericolanti in tutte le loro strutture.
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